Riflessioni sul futuro del dopo Coronavirus

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La comprensione è un sentimento generato dalla condivisione del bisogno, in questo caso, al fine di risolvere un problema collettivo.

E’ altresì giustificata, nel caso di calamità, sia la necessità decisionale ed urgente di assumere provvedimenti che non sono avulsi da probabili errori di valutazione che il caso impone, nella speranza che tali rischi possano essere limitati e non eccessivamente dannosi per le conseguenze che ne possono derivare.

Un evento sismico, un dissesto idrogeologico, una torrenziale pioggia, uno strepitoso ed inaspettato vento improvviso, un tornado  e tanto ancora assumono una dimensione circoscritta.

Tutti insieme non possono avere la dimensione della diffusione rapida dell’attuale germe che in tempi rapidi e senza confini mette in ginocchio piccole e grandi Paesi del Mondo.

Tutti hanno ragione di lamentarsi per la riduzione dell’agio e del godimento di sempre maggiori spazi e del pericolo delle crescenti mire espansionistiche di taluni Nazioni.

La prima reazione contro chi gestisce il momento tragico, costantemente in evoluzione, è la consapevolezza che il prolungato periodo, per ovvie ragioni, possa irrimediabilmente compromettere il futuro di qualsivoglia tipologia di attività.

Sentimenti che d’impulso producono effetti di immediato riscontro, considerata la velocità con il mettere in rete e, quindi, a mezzo della “comunicazione di massa” i cui contenuti spesso generano malcontento ma nessuna alternativa valida alle aspettative, nella consapevolezza di non avere validi e produttivi elementi da proporre e/o contrastare quelli proposti dai Governi di turno.

Un solo pensiero mette d’accordo tutti : il “BENESSERE”.

Usciamo dalla logica delle dipendenze e della subalternità e agiamo secondo le nostre conoscenze sindacali e professionali.

E’ in questa logica che si è mossa l’area Territorio ed Ambiente di Confprofessioni per la stesura di un documento politico condiviso da tutte le organizzazioni sindacali presenti.

Il nostro interesse è espresso nel paragrafo 4 “AZIONI URGENTI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA NAZIONALE” di cui al punto 1.

Guglielmo Emanuele

Presidente